Avalanche riacquista 1,97 milioni di token AVAX dopo il crollo di Terra
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La Fondazione Avalanche sta per riacquistare 1,97 milioni di token Avalanche (AVAX) che erano stati venduti alla Luna Foundation Guard (LFG) nell’aprile del 2022, circa un mese prima del crollo dell’ecosistema della blockchain di Terra.
La fondazione ha concordato il riacquisto dei token per 45,5 milioni di dollari, nonostante adesso valgano 57,4 milioni di dollari.
Il riacquisto fa parte di un accordo presentato al tribunale fallimentare del Delaware il 9 ottobre, ancora in attesa di approvazione. La fondazione ha comunicato l’operazione l’11 ottobre in un post su X.
Perché questo riacquisto?
Nonostante il valore attuale dei token sia superiore alla cifra concordata, la Fondazione Avalanche ha ritenuto l’operazione vantaggiosa per diverse ragioni. Innanzitutto, garantisce che Luna Foundation Guard (LFG) rispetti i termini dell’accordo originale per quanto riguarda l’uso dei token. Inoltre, evita complicazioni che potrebbero spuntare se un curatore fallimentare dovesse liquidare i token.
Con questa operazione, la Fondazione Avalanche si riprende 1,97 milioni di token AVAX.
Con questo accordo, Terraform Labs, la società dietro la blockchain Terra, ha sottolineato che in questo modo potrà ridurre i costi delle cause legali e conservare più asset per i creditori.
Il prezzo dell’accordo è stato calcolato in base al prezzo medio ponderato per il volume di AVAX in un periodo di sette giorni all’inizio di agosto 2024.
Oggi, il valore attuale dei token AVAX è inferiore del 42% rispetto ai 100 milioni di dollari pagati da Luna Foundation Guard (LFG) nell’aprile 2022.
L’acquisto iniziale di Luna Foundation Guard
Luna Foundation Guard (LFG) aveva acquistato i token AVAX nell’aprile 2022 per costituire riserve a sostegno della sua stablecoin algoritmica, TerraClassicUSD (USTC). L’obiettivo di LFG era quello di diversificare le riserve in modo da rafforzare la stabilità di USTC e, di conseguenza, dell’intero ecosistema Terra.
Ma quando l’ecosistema di Terra è crollato, USTC ha perso il peg al dollaro e il suo valore è precipitato a 0,006 dollari.
Il collasso di Terra ha causato un’enorme perdita per il mercato crypto, con circa 60 miliardi di dollari di capitalizzazione andati persi per Terra Luna Classic (LUNC) e USTC.
Nell’aprile 2022, la società Terraform Labs aveva anche scambiato 100 milioni di dollari di Terra Luna Classic (LUNC) con AVAX per cercare di allineare gli incentivi dell’ecosistema.
Il giudice approva l’accordo di 4,5 miliardi di dollari tra Terraform e Do Kwon
A luglio, il giudice Jed Rakoff della Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Meridionale di New York (SDNY) ha approvato un accordo che impone a Terraform Labs e al suo fondatore, Do Kwon, di pagare 4,5 miliardi di dollari in risarcimenti e sanzioni civili.
Kwon e Terraform sono stati banditi in modo permanente da qualsiasi transazione legata a “titoli di asset crypto,” che comprendono i token dell’ecosistema Terra.
L’accordo è arrivato dopo che la SEC – Securities and Exchange Commission – ovvero l’ente borsistico americano aveva inizialmente proposto una sanzione di 5,3 miliardi di dollari. Terraform Labs ha cercato di ridurre la cifra, sostenendo che la multa non avrebbe dovuto superare il milione di dollari.
Dopo lunghe trattative, il 6 giugno, gli avvocati di Kwon e Terraform Labs hanno accettato l’offerta rivista dell’ente regolatore di 4,47 miliardi di dollari.
Kwon, che attualmente è detenuto in Montenegro in attesa di una decisione sulla sua estradizione, non ha partecipato direttamente al processo.
Nel frattempo, Terraform Labs, che è sotto protezione del Capitolo 11 per la bancarotta, deve affrontare la sfida di come pagare questa grossa cifra. Secondo Chris Amani, l’attuale amministratore delegato, Terraform Labs ha un patrimonio di circa 150 milioni di dollari, ben lontano dall’importo dell’accordo.
Terraform Labs chiude definitivamente
A settembre, il tribunale americano ha messo la parola fine alla travagliata vicenda di Terraform Labs, l’azienda fondata da Do Kwon, responsabile del disastroso crollo della stablecoin UST e del token LUNC.
Il 19 settembre, Terraform Labs si è presentata in tribunale per l’udienza sulla riorganizzazione fallimentare sotto il Capitolo 11. Un momento cruciale per stabilire il futuro della società, dopo mesi di battaglie legali.
Il giudice fallimentare statunitense Brendan Shannon ha approvato il piano di bancarotta dell’azienda a Wilmington, Delaware. Terraform Labs ha accettato di patteggiare con la SEC, come riportato da Reuters.
Durante l’udienza, il giudice Shannon ha commentato che il piano rappresenta una “gradita alternativa” rispetto a ulteriori cause legali, dato l’enorme danno subito dagli investitori.
Terraform Labs aveva presentato richiesta di fallimento sotto il Capitolo 11 a gennaio, e a giugno ha concordato con la SEC un patteggiamento da 4,47 miliardi di dollari.
Dopo la liquidazione, la società prevede di raggiungere un accordo con creditori e altre parti interessate per una somma compresa tra 184,5 e 442,2 milioni di dollari.
A giugno, l’attuale CEO di Terraform Labs, Chris Amani, ha scritto su X che l’azienda aveva già pianificato di chiudere e che ora ha definitivamente chiuso completamente le attività.
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