Apple trasforma gli AirPods Pro in apparecchi acustici e Amplifon perde il 5% in borsa
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Apple ha presentato come da copione i suoi nuovi modelli di smartphone iPhone 16, e l’Apple Watch, l’orologio digitale smart, insieme a vari modelli di cuffie.
Chi si aspettava i nuovi modelli di AirPods è rimasto deluso ma ci sono state novità importanti sul fronte degli aggiornamenti software che hanno avuto un effetto valanga anche sul mercato azionario, in particolare per un’azienda italiana. Apple non ha infatti annunciato nessun nuovo modello di AirPods Pro ma importanti novità per i suoi auricolari di fascia alta.
Tutto è nato grazie all’Apple Hearing Study, un’iniziativa lanciata da Apple in collaborazione con diverse istituzioni di ricerca medica, con l’obiettivo di raccogliere dati relativi alla salute dell’udito e migliorare la comprensione dei fattori che influenzano l’udito nel tempo. Lo studio è stato reso possibile tramite l’app Research di Apple, che consente agli utenti di partecipare in modo anonimo e sicuro.
La continua ricerca, così come le collaborazioni eccellenti con l’Università del Michigan e la World Health Organization, hanno portato alla creazione di un vero e proprio test per l’udito, effettuabile utilizzando AirPods Pro e iPhone o iPad.
Il test si avvale dell’enorme mole di dati raccolti proprio grazie all’Apple Hearing Study e trasforma gli AirPods Pro in un apparecchio acustico, utilizzabile da utenti con un difetto dell’udito lieve o moderato.
La modalità “apparecchio acustico” sarà disponibile in più di 100 Paesi, e arriverà in anteprima su AirPods Pro 2 tramite un aggiornamento software, anche se ancora non si conoscono le tempistiche.
Amplifon perde il 5% in borsa
Notizia sorprendente e senza dubbio interessante per chi ama i prodotti tecnologici dell’azienda di Cupertino ma che non deve essere piaciuta a chi è leader in quel segmento specifico come Amplifon.
Il titolo ha perso infatti il 5% nel momento in cui scriviamo, sulla scia delle preoccupazioni che questa nuova feature tecnologica possa compromettere gli utili dell’azienda.
Per chi non lo sapesse, Amplifon è una multinazionale italiana, leader mondiale nella distribuzione e nell’applicazione di soluzioni per l’udito. Fondata nel 1950 da Algernon Charles Holland a Milano, Amplifon ha iniziato come azienda specializzata nella vendita di apparecchi acustici per le persone che avevano subito problemi di udito a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Nel corso degli anni, ha ampliato il proprio raggio d’azione, diventando un colosso nel settore delle soluzioni uditive.
L’azienda ha una presenza internazionale in più di 25 paesi in Europa, America, Asia e Australia, con oltre 11.000 punti vendita.
Ironia della sorte, Amplifon ha investito molto nella ricerca e sviluppo per offrire soluzioni all’avanguardia. L’azienda integra tecnologie avanzate nei propri dispositivi, come l’intelligenza artificiale e connettività Bluetooth, che permettono agli apparecchi acustici di essere facilmente collegati a smartphone e altri dispositivi elettronici.