Aave v4 è il re della DeFi. L’obiettivo di $650 per $AAVE è realistico

Una decina di anni fa, l’idea di poter prendere in prestito, prestare o guadagnare interessi senza intermediari sembrava pura utopia. Il settore finanziario era ancora dominato da istituzioni centralizzate e la fiducia era un requisito imprescindibile per qualsiasi forma di transazione. Tutto è cambiato con l’arrivo di Ethereum, che ha introdotto una piattaforma programmabile in grado di eseguire contratti intelligenti e, di fatto, automatizzare interi processi finanziari.
Entro la fine del 2018, i primi pool di liquidità decentralizzati — come quelli introdotti da Uniswap — hanno rivoluzionato il modo in cui gli asset digitali venivano scambiati, rimuovendo la necessità di order book centralizzati e facilitando lo scambio continuo tra token. Ma è stato l’arrivo di Aave v1, nel gennaio 2020, a segnare un punto di svolta per il settore della finanza decentralizzata (DeFi).
Aave ha introdotto un nuovo paradigma di prestiti e depositi automatizzati, basati su smart contract, offrendo un’esperienza utente relativamente semplice, tassi d’interesse dinamici e la possibilità di utilizzare gli asset depositati come garanzia. Il tutto in un ambiente trustless, trasparente e non custodial.
Da allora, Aave ha continuato a evolversi, con versioni successive che hanno introdotto funzionalità avanzate come i prestiti flash, i tassi fissi, il supporto multi-chain e persino strumenti per la gestione del rischio istituzionale. Oggi, Aave è il più grande protocollo DeFi in termini di valore totale bloccato (TVL), a testimonianza non solo della sua sicurezza e affidabilità, ma anche della crescente fiducia che utenti e sviluppatori ripongono nell’ecosistema DeFi come alternativa concreta alla finanza tradizionale.
Normale, quindi, che ci sia molta attesa attorno ad Aave v4, che è ancora in fase di sviluppo e test, ma che, una volta attivato, potrebbe consolidare la posizione del protocollo nella DeFi. Considerato quanto detto, molti esperti si chiedono se la criptovaluta AAVE sia destinata a raggiungere i 650 dollari dopo questo aggiornamento.
Secondo i dati di DeFiLlama, Aave gestisce oltre 26 miliardi di dollari in asset distribuiti su 18 diverse blockchain, con Ethereum come rete principale. Il protocollo consente agli utenti di utilizzare i propri token come garanzia per ottenere prestiti, mentre chi dispone di liquidità può prestare i propri token ad altri utenti, ricevendo in cambio interessi competitivi. In questo modo, Aave funziona come una piattaforma decentralizzata di prestito e finanziamento, completamente automatizzata e priva di intermediari tradizionali.

L’ecosistema di Aave include anche una stablecoin – GHO – e un token di governance, $AAVE che, a metà 2025, è tra le migliori criptovalute da acquistare.
AAVE verso i 650 dollari?
Il 17 giugno, Aave Labs, il team di sviluppo di Aave, ha presentato Aave v4, un aggiornamento pensato per potenziare il protocollo DeFi. Sebbene l’update migliorerà l’efficienza del protocollo, l’attenzione è rivolta al suo impatto sul prezzo di $AAVE e se questo porterà il token a un nuovo rally verso i massimi storici.
Dal grafico settimanale di $AAVE, è evidente che i compratori hanno il controllo. Anche se i rialzisti non hanno ancora superato i massimi del 2024 intorno ai 400 dollari, la pressione sta aumentando. Dopo essere sceso a circa 110 dollari a metà aprile 2025, il token ha registrato un forte rimbalzo, raddoppiando fino a oltre 275 dollari al momento della scrittura. La resistenza locale si trova ai massimi della scorsa settimana. Se il livello dei 350 dollari verrà superato con volumi in aumento, $AAVE potrebbe sfondare i 400 dollari e puntare ai massimi storici sopra i 650 dollari.

Questo slancio rialzista è rafforzato dalla posizione dominante di Aave nel mercato DeFi.
Dettagli su Aave v4
Il vero catalizzatore della crescita sarà Aave v4, il cui lancio è previsto nelle prossime settimane. È chiaro che non si tratta di un semplice aggiornamento. Gli analisti lo considerano un audace passo avanti verso un ecosistema DeFi più scalabile, modulare, interoperabile e liquido.
Attualmente in fase di sviluppo e test, Aave v4 introduce una delle innovazioni più significative nel settore della finanza decentralizzata: il Unified Liquidity Layer, ovvero uno strato di liquidità unificato. Questa nuova architettura permette il trasferimento fluido e nativo della liquidità tra diverse blockchain, eliminando la necessità di bridge cross-chain di terze parti, notoriamente vulnerabili e soggetti a gravi falle di sicurezza.
I bridge cross-chain, infatti, sono stati tra i bersagli più colpiti dagli hacker negli ultimi anni. Il caso più emblematico è quello del Ronin Bridge, violato per oltre 600 milioni di dollari nel 2022. Tali incidenti hanno messo in luce quanto questi componenti possano rappresentare un punto critico per la sicurezza dell’intero ecosistema DeFi.
Per affrontare questo problema in modo strutturale, Aave v4 si affida al Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) di Chainlink. Il CCIP consente di eseguire trasferimenti di asset in modo rapido, affidabile e sicuro tra diverse blockchain, mantenendo la coerenza e l’affidabilità del protocollo. Inoltre, l’integrazione con Chainlink permette ad Aave di rimanere modulare e adattabile, facilitando l’aggiornamento e l’espansione del protocollo nel tempo, senza compromettere la sicurezza o l’efficienza. Questa soluzione rappresenta un’evoluzione fondamentale verso una DeFi veramente interoperabile, in cui gli asset possono muoversi liberamente tra reti diverse senza esporre gli utenti a rischi elevati.
Inoltre, Aave v4 prevede di introdurre tassi di interesse dinamici basati sui dati degli oracoli di Chainlink. L’obiettivo è ottimizzare i rendimenti per chi presta e i costi per i mutuatari in base alle condizioni di mercato in tempo reale. Questo aggiornamento avvicina Aave a un mercato monetario decentralizzato, completamente automatizzato ed estremamente efficiente.
Un altro miglioramento significativo riguarda l’ottimizzazione di GHO, la stablecoin algoritmica del protocollo. La nuova versione introdurrà due funzionalità chiave: liquidazioni soft e un sistema di riscatto d’emergenza in caso di depeg, ossia quando il valore della stablecoin si discosta troppo dal suo ancoraggio al dollaro.
Le liquidazioni soft permetteranno di gestire in modo più flessibile e meno traumatico la vendita forzata delle garanzie in caso di inadempienze, riducendo il rischio di brusche oscillazioni del prezzo di GHO. Parallelamente, il meccanismo di riscatto d’emergenza garantirà agli utenti la possibilità di convertire la stablecoin a un valore vicino al suo target anche in situazioni di mercato avverse, aumentando la fiducia nella sua stabilità.
Meccanismo Anti-GHO e USM
In vista di tutto questo, Aave ha recentemente introdotto il meccanismo anti-GHO. Si tratta di un sistema deflazionistico che utilizza token ERC-20 per compensare il debito in GHO e incentiva i possessori a fare staking.
Inoltre, il 5 giugno il protocollo DeFi ha introdotto il Modulo di Sicurezza Umbrella (USM), una funzionalità che permette agli utenti di mettere in staking i propri aToken per garantire automaticamente la copertura dei rischi associati al protocollo. Questo meccanismo aumenta la resilienza di Aave, rafforzando la sua capacità di far fronte a eventuali situazioni di stress o vulnerabilità.
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