3 criptovalute AI da considerare dopo la trimestrale record di Nvidia
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Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.Il terzo trimestre fiscale dell’anno è stato un successo per il leader indiscusso dei microprocessori che guidano la rivoluzione tecnologica.
Nvidia ha riportato profitti quasi raddoppiati pari a 19,3 miliardi di dollari e un giro d’affari in aumento del 94% a 35,1 miliardi.
La performance, sia degli utili sia delle vendite, ha battuto le attese degli analisti, con il nono trimestre consecutivo in attivo. La società prevede inoltre un fatturato di 37,5 miliardi, più o meno il 2%, per il suo quarto trimestre, meglio della stima media degli analisti di 37,09 miliardi.
I token AI sono tra gli asset che reagiscono subito agli utili, quindi sono particolarmente interessanti per gli investitori che vogliono fare profitto velocemente.
Render (RNDR)
Render (RNDR) è forse il primo asset digitale che viene in mente quando si parla delle azioni di NVDA, vista la sua reputazione come “Nvidia delle criptovalute”. RNDR è il token nativo di Render, una piattaforma decentralizzata di unità di elaborazione grafica (GPU), che utilizza la tecnologia blockchain.
Dopo il precedente report sugli utili di Nvidia, il token aveva registrato un calo, ma nelle ultime due settimane ha visto un forte recupero. Nel grafico mensile, ha accumulato una crescita del 49,78% e al momento è scambiato a 7,88 dollari.
Vista la performance passata di Render, risultati del report positivi probabilmente avranno un impatto positivo sull’andamento del token. I trader però dovrebbero mettere in conto anche una possibile inversione di tendenza.
Il report sugli utili di febbraio aveva innescato un forte rialzo di RNDR, portandolo da 6,5 dollari a un picco superiore ai 13 dollari. A maggio e agosto invece il token ha sperimentato rialzi molto più contenuti.
Artificial Superintelligence Alliance (FET)
Il prossimo progetto AI è Artificial Superintelligence Alliance (FET), composta da Fetch.ai, Ocean Protocol e SingularityNET.
Anche se la sua perfomance passata mostra un’incertezza simile a quella di Render – i dati di febbraio hanno innescato un forte rally, maggio ha portato a un calo e agosto a un rialzo più modesto ma sostenuto.
Il token è quasi triplicato dopo il report Q4 2023, ma ha visto un rally dell’82% prima dei risultati del Q1, per poi crollare del 32% subito dopo. Anche il report Q2 ha seguito una dinamica simile. Il calo dopo gli utili si è rivelato una fase di consolidamento, che ha preceduto un altro rally circa due settimane dopo.
Inoltre, il rally di FET nelle ultime settimane è stato meno forte. Al momento l’asset si sta riprendendo lentamente dal crollo dei prezzi dell’11 novembre. Anche se questo potrebbe indicare una perdita dello slancio per Artificial Superintelligence Alliance, riduce anche il rischio che il prezzo salga troppo velocemente e poi crolli, come accaduto in passato.
The Graph (GRT)
Anche un altro progetto ha reagito in modo significativo in passato dopo la pubblicazione degli utili di Nvidia. Si tratta di The Graph (GRT), un protocollo di indicizzazione blockchain per l’interrogazione dei dati.
Come FET e RNDR, ha sperimentato una perfomance altalenante.
L’asset ha registrato un forte rally dopo la pubblicazione dei dati di febbraio, ma è crollato subito dopo il report di maggio, per poi vedere un recupero tra agosto e settembre.
GRT sta mostrando un slancio più forte riaspetto a FET. Inoltre, con un rialzo del 35,69% negli ultimi 30 giorni, non sta attraversando le stesse oscillazioni instabili di RNDR. Al momento, il token sta scambiando
a 0,21 dollari.
I tre asset potrebbero offrire forti rendimenti, ma comportano anche un elevato rischio. Potrebbero infatti subire forti oscillazioni di prezzo.
Pepe Unchained, il nuovo layer 2 dedicato alle meme coin
Molti investitori preferiscono considerare i progetti in fase di prevendita per evitare le oscillazioni di mercato. Uno di questi è Pepe Unchained.
La presale di Pepe Unchained ha già raggiunto il traguardo dei 40 milioni di dollari e si sta avvicinando alla sua conclusione, prevista tra 21 giorni.
Il progetto riprende il tema della rana da Pepe Coin, ma si differenzia da quest’ultima per il fatto che sta sviluppando un proprio layer 2, progettato appositamente per le meme coin. La sua soluzione L2 promette transazioni quasi istantanee e fees molto basse.
Il progetto ha anche introdotto Pepe’s Pump Pad, una piattaforma in cui è possibile creare meme coin sulla chain di Ethereum, come diretta concorrente di Pump.fun di Solana.
Inoltre Pepe Unchained offre anche un protocollo di staking, dove è possibile ottenere un rendimento percentuale annuo (APY) del 72%.
Al momento il token $PEPU è disponibile al prezzo di 0,01295 dollari sul sito ufficiale del progetto ed è possibile acquistarlo utilizzando ETH, USDT, BNB o persino la carta di credito. Per ulteriori informazioni è disponibile la nostra guida.
Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.