IRS a “poche settimane da 3 chiarimenti sulle tasse” dopo la richiesta di attivisti pro-cripto

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Tim Alper
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La principale autorità fiscale americana, l’Internal Revenue Service (IRS), aggiornerà le sue linee guida sulle criptovalute “nelle prossime settimane”, secondo il Wall Street Journal – a seguito di una richiesta avanzata dai parlamentari degli Stati Uniti.

Source: iStock/marcnorman

L’outlet dei media dice che la decisione dell’IRS è stata presa dopo che un “gruppo bipartisan di 20 legislatori” ne ha fatto richiesta in aprile, e che la mossa fosse “parte di una spinta più ampia per promuovere la nascente industria delle criptovalute”.

Si riferisce che ora l’IRS stia “considerando almeno” tre proposte relative alle criptovalute che spera possano “risolvere alcune delle torbide questioni legali” relative alla proprietà dei token, al trading e business negli Stati Uniti. I legislatori pro-cripto ritengono che “una chiarezza normativa sia vitale per la crescita del settore”.

Secondo quanto riferito, l’IRS sta considerando l’introduzione di una “Legge sulla tassazione dei token”, che concederebbe ai token l’esenzione dalla classificazione di titoli azionari. Lo stesso atto legislativo mirerebbe anche a garantire alle criptovalute l’esenzione per le operazioni minime, il che significa che i piccoli pagamenti in cripto sarebbero esentati dalla tassazione.

Un secondo atto legislativo, provvisoriamente intitolato “Blockchain Regulatory Certainty Act”, avrebbe dichiarato che le imprese non finanziarie che utilizzano la tecnologia blockchain verrebbero esentate dall’essere classificate come trasmettitori finanziari.

L’IRS ha commentato a Maggio che le sue linee guida sarebbero arrivate “presto” e avrebbero anche affrontato il trattamento fiscale dei forks.

E sembra che i parlamentari siano preoccupati che le compagnie nazionali possano cercare di lanciare le loro operazioni di criptovaluta nei territori d’oltremare, piuttosto che affrontare mal di testa a livello normativo nel loro paese d’origine.

Facebook ha recentemente deciso di basare le operazioni del suo progetto Libra in Svizzera – e l’annuncio di Libra del famoso social network è stato immediatamente accolto con richieste da parte di gruppi parlamentari e regolatori di fermare il progetto – con un’audizione congressuale e senatoriale che si terrà a fine mese.
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Il rapporto continua: “I sostenitori cripto a Washington […] temono che gli Stati Uniti stiano perdendo terreno. Giappone e Svizzera hanno sviluppato quadri giuridici che hanno attratto progetti e investimenti cripto”.

Il Giappone ha già in essere una serie di leggi relative alle criptovalute, tra cui diverse clausole relative alla tassazione. I principali parlamentari del paese sperano di portare avanti le riforme fiscali a favore degli investitori e delle imprese.

E in paesi come la Corea del Sud, dove le criptovalute sono regolamentate in modo più rigido, un certo numero di grandi aziende sono state costrette a portare le loro operazioni cripto all’estero – con Naver e la sua affiliata Line che hanno creato una società con sede in Giappone e Hyundai che lancia una criptovaluta tramite una consociata con sede in Svizzera.

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