Debito USA fuori controllo: la recessione potrebbe far volare Bitcoin e le crypto?
Disclaimer
Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.
Il governo degli Stati Uniti, come diversi altri Paesi, finanzia le proprie spese emettendo titoli di Stato, che vengono acquistati da investitori privati, banche, governi stranieri e persino dalla Federal Reserve.
In pratica, chiunque acquisti questi titoli sta prestando soldi al governo, aspettandosi di ricevere un rimborso con gli interessi alla scadenza. Il problema è che questi debiti non sono eterni: hanno scadenze ben precise, che vanno da pochi mesi fino a trent’anni.
Nel 2025, ben 9,2 trilioni di dollari di debito pubblico USA arriveranno a maturazione, il che significa che dovranno essere rimborsati o rifinanziati con nuove emissioni.
E qui nasce la difficoltà: con i tassi di interesse ai massimi da 15 anni, il rifinanziamento costerà molto di più rispetto al passato, aumentando la pressione sulle casse dello Stato.
Una situazione che rende il futuro economico degli Stati Uniti sempre più incerto e che potrebbe spingere l’amministrazione a scelte anche drastiche per contenere i costi.
La situazione è aggravata dal fatto che il debito nazionale ha raggiunto i 36 trilioni di dollari e i costi sugli interessi sono in aumento. Attualmente, il tasso medio di interesse sul debito del Tesoro è salito al 3,2%, il livello più alto degli ultimi 15 anni. Inoltre, la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse, aumentando il peso finanziario che grava sul governo.
Entro giugno 2025, il 70% del debito in scadenza dovrà essere rifinanziato. Secondo analisti come The Kobeissi Letter, un taglio ai tassi di interesse potrebbe fornire un sollievo significativo per il governo, riducendo il peso finanziario sui contribuenti.
La recessione potrebbe abbassare i tassi di interesse?
Sebbene la recessione sia un evento negativo, alcuni esperti la considerano come una rapida soluzione al problema del debito.
La storia ha dimostrato che le recessioni innescano una riduzione dei tassi di interesse della Fed, poiché l’economia in contrazione spinge la Banca Centrale a stimolare la crescita abbassando il costo del denaro.
Secondo The Kobeissi Letter, un rallentamento economico potrebbe essere la soluzione ideale per abbassare i tassi. L’interesse sui Treasury a 10 anni è già sceso di 60 punti base negli ultimi due mesi, segnalando un possibile calo dell’economia.
L’incertezza crescente e le discussioni su futuri tagli ai tassi potrebbero spingere la Federal Reserve a una politica più accomodante. Alcuni esperti ritengono che la recessione sia il metodo più efficace per abbassare i costi, poiché una riduzione della domanda porterebbe a un calo dei prezzi.
Qual è la posizione del governo degli Stati Uniti?
Molti leader del settore, incluso il presidente Donald Trump, credono che l’economia statunitense possa evitare una recessione attraverso politiche commerciali aggressive e dazi doganali.
In passato, Trump ha imposto dazi su Messico e Canada, ma le analisi storiche suggeriscono che queste misure hanno iniziato a rallentare la crescita economica.
Gli esperti credono che un rallentamento economico combinato ai dazi sulle importazioni potrebbe aggravare ulteriormente la situazione. Il Segretario del Commercio, Howard Lutnick, ha però dichiarato che non ci sarà una recessione e che, al contrario, i dazi doganali aiuteranno l’economia americana.
Nonostante le rassicurazioni, gli indicatori macroeconomici raccontano un’altra storia.
L’ultima previsione del PIL suggerisce un aumento della probabilità di recessione, con Goldman Sachs che ha recentemente alzato questa probabilità al 20%.
Con l’inflazione in crescita, i costi di indebitamento in aumento e un’enorme quantità di debito da rifinanziare, una recessione potrebbe diventare uno strumento efficace per abbassare i tassi di interesse e alleviare il peso del debito.
Detto questo, la recessione non sarebbe una soluzione indolore; porterebbe difficoltà significative ai cittadini americani anche se alcuni esperti ritengono che sarebbe un male minore rispetto all’accumularsi di un debito insostenibile.
Un’altra opzione temporanea sarebbe quella di rallentare l’economia in modo controllato, consentendo alla Federal Reserve di abbassare gradualmente i tassi di interesse per ridurre i costi del debito.
Resta da vedere se l’amministrazione continuerà a perseguire politiche che potrebbero spingere l’economia verso una recessione, o se cercherà alternative meno rischiose per gestire questa crisi senza precedenti.
Al momento Bitcoin e le criptovalute sono in forte sofferenza, anche perché il mercato deve ancora valutare la politica dei dazi e le nuove iniziative volute da Trump.
Un calo dei tassi di interesse sarebbe però un ottimo viatico visto che renderebbe meno costosi i prestiti, facilitando gli investimenti, compresi quelli in crypto.






