Molte critiche alla SEC per la nuova definizione di exchange

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Ultimo aggiornamento:

Febbraio 8, 2023 11:44 CET

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La Securities Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti e il suo presidente Gary Gensler hanno ricevuto una serie di lettere da gruppi di pressione e parlamentari che esprimono le loro preoccupazioni sugli emendamenti proposti all’Exchange Act, istituito nel 1930. L’agenzia prevede di espandere la definizione legale di cosa sia un exchange.

Patrick McHenry, il membro più anziano del Comitato Servizi Finanziari della Camera, e Bill Huizeng, il membro più anziano della sottocommissione per la protezione degli investitori, l’imprenditorialità e i mercati dei capitali, hanno inviato a Gensler una lettera aperta lamentando che gli emendamenti potrebbero soffocare l’innovazione nel settore crypto.

L’allargamento della definizione di exchange costringerebbe altri giocatori a registrarsi con la SEC e altri regolatori, e potrebbe aumentare la quantità di burocrazia con cui i giocatori crypto al di fuori della sfera degli exchange centralizzati devono fare i conti.

McHenry e Huizeng hanno scritto:

“La SEC non riesce a identificare il problema che i regolamenti sono destinati a risolvere, in particolare per quanto riguarda la richiesta di alcuni partecipanti al mercato che facilitano le transazioni di asset digitali di registrarsi presso la SEC”.

Il crypto think tank Coin Center con sede a Washington DC ha precedentemente sollevato la questione, sostenendo che gli emendamenti proposti potrebbero andare contro la costituzione americana. L’ente ha anche avvertito dei pericoli di “uno standard inappropriatamente ampio per la registrazione” implicito nelle proposte della SEC.

Ma i politici non erano soli – più di 120 altri soggetti, che vanno dai privati cittadini ai grandi giocatori di cripto come ConsenSys, hanno scritto alla SEC sulla questione – principalmente per esprimere il loro disappunto.

Gabriel Shapiro, il consigliere generale della società di ricerca crypto Delphi Digital, ha sostenuto che i regolamenti della SEC “cercano di ridefinire tutti i ‘protocolli di comunicazione’ come potenziali exchange di titoli” – e potrebbero avere un impatto sugli Automated Market Makers (AMMs), fornitori di liquidità per il settore della finanza decentralizzata (DeFi).

ConsenSys, nel frattempo, ha anche sostenuto che le proposte rischiano di violare la costituzione – in particolare il primo emendamento. L’azienda ha avvertito che le nuove regole suggerite potrebbero causare più danni che benefici, spiegando:

“Una regolamentazione che rifiuta di valutare se i suoi benefici valgono i suoi costi è generalmente arbitraria e capricciosa, perché un regolamento che fa sostanzialmente più male che bene è irrazionale, e quindi lo è anche il fallimento di indagare sulla relazione tra i costi di un regolamento e i suoi benefici”.

Il consulente generale della società di venture capital Andreessen Horowitz, Miles Jennings, è andato su Twitter per condividere le obiezioni della società alle proposte della SEC, aggiungendo che la sua lettera “cerca di chiarire che la proposta non si applica ai protocolli DeFi, e asserisce che la proposta soffre di carenze significative sotto l’Administrative Procedures Act se lo fa”.

Ha aggiunto:

“Chiediamo alla SEC di lavorare nello spirito del recente ordine esecutivo e di impegnarsi costruttivamente con gli innovatori del Web 3.0 per proteggere gli investitori e promuovere l’innovazione in questo settore tecnologico di vitale importanza”.

Anche Paul Grewal, il Chief Legal Officer dell’exchange crypto Coinbase ha scritto su Twitter l’obiezione della sua azienda alle proposte, invitando la SEC a “fare una pausa e riconsiderare” invece di “andare avanti con la sua proposta”.

Ha accusato la SEC di non aver fatto le dovute delibere come parte di “un processo aperto e trasparente”, aggiungendo che “queste decisioni sono troppo importanti per essere prese in una scatola nera”.

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