Ritrovato morto a Montreal Kevin Mirshahi, l’influencer crypto rapito

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Un'autopsia ha confermato l'identità del 25enne.
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Laura Di Maria
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I resti di Kevin Mirshahi, un noto influencer crypto rapito a giugno che insegnava come investire in Bitcoin, sono stati ritrovati in un parco di Montreal.

La macabra scoperta è stata fatta il 30 ottobre da un passante nel Parco Île-de-la-Visitation, secondo i resoconto della polizia locale condivisi da The Gazette.

Un’autopsia ha confermato l’identità del 25enne influencer crypto, che era stato visto l’ultima volta il 21 giugno, quando lui e altre tre persone erano state rapite da un condominio a Montreal.

Mentre gli altri sono riusciti a fuggire, la sorte di Mirshahi resta un mistero fino a oggi.

Continuano le indagini sulla morte di Mirshahi

Secondo il resoconto della polizia, l’indagine sulla morte di Mirshahi è ancora in corso.

Le autorità hanno arrestato Joanie Lepage, 32 anni, che è accusata di omicidio di primo grado in relazione al caso.

Non è ancora chiaro se Lepage avesse legami con la società di investimenti crypto privata di Mirshahi, Crypto Paradise Island.

Sebbene Mirshahi fosse una figura nota nei circoli crypto di Montreal, la sua reputazione era controversa.

Era stato oggetto di misure restrittive da parte dell’Autorité des Marchés Financiers del Québec, che nel 2021 gli aveva vietato, insieme a due associati, di operare come broker o consulente finanziario.

A Mirshahi era inoltre stato proibito di pubblicare contenuti di questo tipo sui social media, un divieto che era stato notificato poco dopo il suo rapimento.

Alcuni membri della comunità crypto hanno mosso accuse di cattiva condotta contro Mirshahi. Su X, ex Twitter, un utente ha affermato di essere stato truffato da lui.

Queste accuse aggiungono un ulteriore livello di complessità al caso, mentre gli investigatori cercano di individuare potenziali moventi.

La morte di Mirshahi è solo l’ultimo di una serie di gravi crimini nel mondo delle criptovalute

La morte di Mirshahi si aggiunge a una serie di crimini di alto profilo nel mondo delle criptovalute. Tra i più eclatanti ci sono l’omicidio di un Bitcoiner di 29 anni in Ucraina all’inizio di quest’anno e il rapimento di un cittadino cinese per ottenere un riscatto di $1 milione in Tether in Malesia.

Il CEO di un’azienda crypto è stato rapito e poi liberato in cambio di $1 milione

Solo la scorsa settimana, Dean Skurka, CEO di WonderFi, azienda con sede in Canada, è stato rapito e costretto a pagare un riscatto di $1 milione per la sua liberazione.

Secondo quanto riportato, Skurka è stato costretto a entrare in un veicolo e poi a pagare un riscatto di $1 milione con un trasferimento per ottenere la sua liberazione. I dettagli li ha rivelati una fonte vicina all’indagine.

Skurka ha confermato di essere stato vittima di questa aggressione, ma ha rassicurato sul fatto di essere al sicuro.

Ha inoltre dichiarato che i fondi e i dati della sua azienda non sono stati compromessi.

Il Dipartimento di Sicurezza USA continua a combattere le frodi nel mondo crypto

Il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) ha bloccato centinaia di truffe crypto, recuperando miliardi di dollari in criptovalute estorte dal 2021.

Gli investigatori del DHS hanno intercettato 537 attacchi ransomware prima che potessero causare danni gravi.

Lo sforzo, guidato dal Cyber Crimes Center della Homeland Security Investigations (HSI), si è rivelato di cruciale importanza. In particolare ha permesso di proteggere le agenzie governative statunitensi, principali bersagli di queste minacce informatiche.

Oggi gli attacchi di phishing restano un problema grave per gli utenti crypto, provocando gravi perdite.

Solo a settembre, più di 10.000 persone hanno perso oltre $46 milioni a causa di queste truffe. I dati provengono dalle analisi di Scam Sniffer, una piattaforma anti-truffa del mondo Web3.

La piattaforma ha rivelato che 10.805 vittime hanno subito perdite per un valore di $46,7 milioni. Le dinamiche sono le solite, legate a vari schemi di phishing legati alle criptovalute.

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