Nuove rogne per Craig Wright l’autoproclamato Satoshi Nakamoto!
Craig Wright, l’eccentrico personaggio che per anni si autoproclamato autore di Bitcoin, Satoshi Nakamoto, è stato segnalato agli Uffici di Procura della Corona del Regno Unito con l’accusa di falsa testimonianza.
Il falso Satoshi Nakamoto è stato segnalato agli Uffici di Procura della Corona in Inghilterra
Craig Wright è l’eccentrico ingegnere informatico australiano che da tempo sostiene di essere il fondatore di Bitcoin
, il mitologico Satoshi Nakamoto.
Di recente è stato segnalato agli Uffici di Procura della Corona (Crown Prosecution Services – CPS) del Regno Unito dal giudice della Corte Suprema britannica James Mellor. L’accusa è di aver giurato il falso nella testimonianza resa durante il processo nella causa intentata dalla Crypto Open Patent Alliance (COPA). Questo, almeno, è quanto emerge dai nuovi documenti giudiziari.
Martedì, Mellor ha ordinato il rinvio alla CPS (l’agenzia di accusa pubblica del Regno Unito) dopo aver stabilito lo scorso maggio che Wright non è chi sostiene di essere.
Mellor ha commentato:
“Nel sostenere il falso dicendo di essere Satoshi Nakamoto, il dottor Wright ha commesso ‘un abuso molto grave’ per il processo delle corti del Regno Unito, Norvegia e Stati Uniti. Se ciò che è accaduto in questo caso non giustifica un rinvio, è difficile immaginare un altro caso che lo giustifichi.”
La complicata vicenda legale è iniziata quando la Crypto Open Patent Alliance (COPA), un insieme di organizzazioni crypto, ha citato in giudizio Wright nel 2021 per il fatto di sostenere da lungo tempo di essere il fondatore di Bitcoin. Posizione in netto contrasto con la natura decentralizzata della nuova criptovaluta.
Definendo le affermazioni di Wright “sfacciate e artificiose”, la sentenza di Mellor ha messo fine alle pretese di ergersi a vero autore del protocollo come ha fatto nel corso degli anni.
“Il Tribunale ha stabilito che il dottor Wright ‘ha mentito in più occasioni’ dichiarando il falso e ha cercato di creare una narrazione a suo vantaggio alterando documenti ‘su vasta scala’ e presentandoli come prove”, si legge in parte nei documenti resi pubblici.”
In definitiva, ‘tutte le sue bugie e i documenti falsificati servivano a sostenere la sua più grande menzogna: la sua tesi di essere Satoshi Nakamoto'”.
COPA definisce la decisione riguardo Craig Wright una vittoria per gli sviluppatori
Le conseguenze della sentenza di Mellor impongono inoltre a Wright di includere un disclaimer sul suo sito web che informi il pubblico che in realtà non è lui il misterioso autore del White Paper di Bitcoin, la cui vera identità non è stata ancora svelata.
“Questa decisione è una vittoria per gli sviluppatori, per l’intera comunità open source e per la verità”, ha dichiarato un portavoce della COPA poco dopo la sentenza. “Per oltre otto anni, il dottor Wright e i suoi finanziatori hanno mentito sulla sua identità come Satoshi Nakamoto e hanno usato questa bugia per intimidire e minacciare gli sviluppatori nella comunità Bitcoin. Oggi si conclude tutto con la sentenza del tribunale che determina come Craig Wright non sia Satoshi Nakamoto”.
A Wright è stato anche ordinato di pubblicare il disclaimer obbligatorio sul suo account X, anche se al momento pare non lo abbia ancora fatto.
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