La Corea del Sud elegge un presidente favorevole a Bitcoin

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Aniello Raul Barone

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 4, 2025

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Mercoledì 3 giugno, dopo aver vinto le elezioni con il 49,42% delle preferenze, l’avvocato e politico Lee Jae-myung ha prestato giuramento come presidente della Corea del Sud.

Il nuovo presidente è favorevole alle criptovalute e ha fatto diverse promesse, tra cui il rinnovamento economico del Paese e la ripresa dopo la crisi causata dalla legge marziale.

Indipendentemente dai risultati di queste elezioni, però, l’ecosistema sudcoreano delle criptovalute è diventato decisamente rialzista. Infatti, entrambi i principali candidati alla presidenza, Lee Jae-myung (Partito Democratico) e Kim Moon-soo (Partito del Potere Popolare), hanno espresso il loro parere favorevole verso una regolamentazione pro-crypto.

La Corea del Sud vanta un mercato delle criptovalute ampio e attivo, con più di 18 milioni di persone che si dedicano al trading di risorse digitali.

Secondo l’analisi di Bloomberg, il fatturato delle transazioni sugli exchange del Paese ha talvolta superato quello degli indici azionari Kospi e Kosdaq.

Lee ha fatto diverse promesse sulle criptovalute durante la campagna elettorale

Durante la sua campagna elettorale, il presidente Lee Jae-myung ha fatto una serie di promesse a favore delle criptovalute, tra cui l’approvazione di ETF spot sulle criptovalute e la riduzione delle commissioni sulle transazioni in criptovaluta.

Durante un evento nella provincia del Chungcheong Settentrionale il 6 maggio, ha promesso di creare “un ambiente più sicuro per gli investimenti”. In quell’occasione, Lee ha affermato:

“Questo aiuterà i giovani a costruire il proprio patrimonio e a pianificare il futuro”.

Lee ha dichiarato che il suo governo istituirà gli ETF spot sulle criptovalute e che creerà un sistema di monitoraggio integrato per supervisionare il settore delle criptovalute.

Inoltre, ha proposto una stablecoin sostenuta dal won per arginare il deflusso di criptovalute, pari a 56,8 trilioni di won (40,8 miliardi di dollari), che ridurrebbe la dipendenza dalle stablecoin straniere come USDT e USDC.

Lee Jae-myung promuoverà il quadro normativo coreano sulle risorse digitali nel 2025

Sotto la nuova leadership, la Corea del Sud vedrà la seconda fase del suo quadro normativo sulle criptovalute.

All’inizio di quest’anno, un media locale ha riportato la notizia che la Commissione per i Servizi Finanziari (FSC) del Paese mira a redigere la legislazione entro la seconda metà di quest’anno. Il primo quadro normativo coreano sulle risorse digitali è entrato in vigore nel luglio dello scorso anno.

Inoltre, la Corea del Sud ha istituito un Comitato per le Risorse Digitali, il nuovo organismo svolgerà un ruolo centrale nella stesura degli impegni, nella promozione della legislazione e nella creazione di quadri normativi per gli asset digitali.

Il deputato Min Byeong-deok, che presiede il Comitato, ha affermato:

“L’obiettivo è quello di rendere il Comitato per le Risorse Digitali direttamente subordinato al presidente, in modo che possa disporre delle competenze necessarie e attuare politiche concrete”.

La nuova amministrazione in Corea del Sud favorirà l’adozione di Bitcoin?

Se la nuova leadership sudcoreana mantiene le promesse fatte in campagna elettorale, in particolar modo quelle inerenti l’approvazione di nuovi ETF sulle criptovalute, questo potrebbe beneficiare Bitcoin incrementando ulteriormente l’adozione e l’aumento di prezzo della principale criptovaluta.

Di conseguenza, essendo strettamente legato al valore di Bitcoin, anche il progetto BTC Bull Token (BTCBULL) sta acquisendo una rilevanza sempre maggiore presso gli investitori.

Infatti, la prevendita ha già raccolto più di 6,8 milioni di dollari e presto passerà alla fase successiva. Per le prossime 25 ore, però, i token BTCBULL saranno ancora disponibili al prezzo scontato di 0,002525 dollari.