Il rally di Bitcoin non è un caso: 5 segnali che indicano un breakout imminente
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L’attuale aumento di valore di Bitcoin, che ha superato nuovamente la soglia dei 90.000 dollari, sta avvantaggiando i possessori a lungo termine rispetto a quelli a breve termine, ma ci sono anche altri fattori che stanno determinando il rally della principale criptovaluta.
Di recente, la società di analisi on-chain CryptoQuant ha diffuso dei dati dai quali si evince una chiara divergenza tra i detentori di Bitcoin a lungo termine e quelli a breve termine.
Mentre i detentori a lungo termine stanno aumentando silenziosamente le loro posizioni, quelli a breve termine sembrano invece soccombere alla paura e all’incertezza, vendendo le loro partecipazioni nei momenti di debolezza.
Secondo il rapporto completo, il dato relativo alla variazione della posizione netta dei detentori a lungo termine (LTH), definiti come coloro che detengono Bitcoin da più di 155 giorni, è diventato positivo per la prima volta dall’ultimo picco di mercato.
Questo indica che il sentiment è notevolmente cambiato e che gli investitori esperti che stanno rientrando strategicamente nel mercato.
Il loro costante accumulo segna un netto allontanamento dal comportamento di distribuzione osservato invece nei mesi precedenti, un modello spesso interpretato come un riposizionamento ciclico piuttosto che come una mossa reazionaria.
Al contrario, i detentori a breve termine (STH), ovvero coloro che detengono Bitcoin da meno di 155 giorni, continuano a capitolare e la loro variazione della posizione netta rimane profondamente negativa.
Storicamente parlando, questa divergenza di comportamento tra gli investitori a lungo e a breve termine ha sempre preceduto una ripresa più ampia del mercato.
L’aumento delle attività sui futures e della liquidità indicano una rinnovata fiducia
Mentre i dati on-chain dipingono un quadro di accumulo strategico, anche il comportamento del mercato dei derivati sta lanciando segnali rialzisti.
L’analista di CryptoQuant, Axel Adler Jr., ha segnalato un significativo aumento delle attività sul mercato dei futures negli ultimi tre giorni, con i trader che hanno aperto posizioni in Bitcoin per un totale di 57.000 BTC, pari a un valore di circa 5,34 miliardi di dollari al livello di prezzo attuale.
Si tratta del più grande afflusso di liquidità registrato nel mercato dei futures in oltre un anno, in coincidenza con il superamento della soglia dei 93.000 dollari da parte di Bitcoin.
A sostegno di questo aumento, i dati di CoinGlass mostrano che le posizioni lunghe su Bitcoin sono aumentate di oltre il 33%, raggiungendo un volume di 74,4 miliardi di dollari in 24 ore. Nel frattempo, le posizioni corte sono diminuite del 27,5%, scendendo a 68,2 miliardi di dollari.
Al 23 aprile, le posizioni lunghe rappresentano oltre il 44% di tutti gli interessi aperti. Anche il totale degli interessi aperti sui futures, trainato da piattaforme come CME e Binance, ha raggiunto un nuovo massimo di 121,6 miliardi di dollari.
Questa ondata di liquidità e di posizioni con leva finanziaria indica che i trader nutrono una rinnovata convinzione rialzista.
Tuttavia, il rovescio della medaglia è un aumento della leva finanziaria che accresce la fragilità del mercato. Qualsiasi brusca correzione dei prezzi potrebbe innescare una serie a cascata di liquidazioni, esacerbando così la volatilità.
Tuttavia, piuttosto che a una ritirata, questo afflusso di capitali indica che il mercato si sta preparando a un potenziale breakout.
I venti macroeconomici favorevoli e i breakout tecnici aggiungono slancio
Al di là del comportamento degli investitori, anche gli sviluppi macroeconomici più ampi hanno contribuito al recente rally di Bitcoin.
Un fattore significativo è stato il percepito allentamento delle tensioni nella guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina.
Le dichiarazioni del segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent del 22 aprile, che ha definito “insostenibile” l’attuale stallo sui dazi, hanno suscitato ottimismo per un allentamento delle tensioni.
Il presidente Trump ha rafforzato questo sentimento affermando che i dazi sui prodotti cinesi sarebbero stati “ridotti in modo sostanziale”, ribadendo al contempo la fiducia nel presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Questi segnali geopolitici hanno contribuito a ripristinare la fiducia degli investitori nei confronti degli asset rischiosi, e il mercato delle criptovalute è stato particolarmente reattivo.
Di conseguenza, il 23 aprile Bitcoin ha raggiunto quota 94.000 dollari, mentre la capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata del 6,7% a 2,94 trilioni di dollari. Anche Ethereum ha registrato un forte aumento, balzando del 13% nello stesso periodo.
Anche gli indicatori tecnici sono allineati a favore di Bitcoin. L’analista di CryptoQuant ShayanBTC ha notato una brusca inversione dei tassi di finanziamento dei futures su Bitcoin, che erano precedentemente diminuiti durante l’ultima correzione.
Storicamente, un calo simultaneo dei prezzi e dei tassi di finanziamento indica una riduzione della speculazione.
Il recente aumento dei tassi di finanziamento, invece, suggerisce un rinnovato interesse per le posizioni lunghe e potrebbe segnalare che il sentiment del mercato sta virando decisamente al rialzo.
Nello scenario del mercato più ampio, la capitalizzazione totale ha rotto un pattern a cuneo discendente, una formazione tecnica rialzista.
Dopo aver testato nuovamente, e con successo, la resistenza superiore del cuneo a 2,6 trilioni di dollari e aver superato la media mobile semplice a 50 giorni a 2,68 trilioni di dollari, il mercato punta ora alla proiezione tecnica del cuneo a 3,12 trilioni di dollari.
Prima di raggiungere tale obiettivo, tuttavia, i rialzisti devono superare le medie mobili a 100 e 200 giorni, che formano una zona di resistenza significativa tra 2,93 e 2,94 trilioni di dollari.
Un altro fattore tecnico alla base dell’attuale rialzo di Bitcoin è lo short squeeze. Solo nelle ultime 24 ore sono state liquidate posizioni in criptovalute per oltre 624 milioni di dollari, di cui 545 milioni in posizioni corte.
CoinGlass ha evidenziato che si tratta del più grande evento di liquidazione di posizioni corte dell’anno, superando i 426 milioni di dollari liquidati durante il forte rialzo del 6 novembre.
Allo stato attuale, il ritorno di Bitcoin sopra i 90.000 dollari potrebbe essere solo l’inizio, essendo sostenuto da molteplici fattori convergenti. Se queste tendenze dovessero continuare ad allinearsi, l’attuale andamento dei prezzi potrebbe preparare il terreno per la prossima importante fase rialzista di Bitcoin, una potenziale sfida ai suoi massimi storici.
Il recente rialzo di Bitcoin sta beneficiando anche il nuovo token meme BTCBULL, la criptovaluta nativa del progetto BTC Bull Token, che ricompensa i suoi possessori con airdrop di BTC reali.
La roadmap di questo progetto, infatti, è strettamente legata all’aumento di valore della principale criptovaluta. Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale di BTC Bull Token (BTCBULL).
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