Elon Musk, con l’inflazione in crescita, non venderà crypto
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Il fondatore di Tesla e SpaceX Elon Musk ha ribadito la sua volontà di tenere le sue crypto (bitcoin (BTC), ethereum (ETH), e dogecoin (DOGE)) durante un discorso ai suoi 77 milioni di follower su Twitter sui modi per proteggersi dall’inflazione.
In un recente post su Twitter, Musk ha chiesto alla comunità di Twitter di condividere i loro pensieri sul probabile tasso di inflazione nei prossimi anni. Ha poi aggiunto che la pressione dell’inflazione sta già influenzando Tesla e SpaceX, dato che i prezzi delle materie prime continuano a salire.
In risposta, il toro di Bitcoin e CEO di MicroStrategy Michael Saylor ha ipotizzato che “l’inflazione al consumo continuerà ad avvicinarsi ai massimi storici”, mentre “l’inflazione degli asset raggiungerà il doppio del tasso di inflazione al consumo”.
“Le valute più deboli crolleranno, e la fuga di capitali dal contante, dal debito e dalle azioni verso beni limitati come il bitcoin si intensificherà”, ha aggiunto Saylor.
In aggiunta a ciò, Musk ha detto che di solito è meglio possedere oggetti fisici o azioni di società che fanno buoni prodotti piuttosto che valute fiat quando l’inflazione è alta.
“Possiedo ancora e non venderò i miei Bitcoin, Ethereum o Doge per quel che vale”, ha aggiunto, menzionando che possiede alcuni ETH, apparentemente per la prima volta.
Inflazione in aumento e rischio di recessione negli USA
Il tema dell’inflazione è stato un argomento caldo negli ultimi due mesi.
L’indice dei prezzi al consumo (CPI), una misura del cambiamento medio nel tempo dei prezzi pagati dai consumatori locali, è salito al 7,9% nel mese di febbraio, raggiungendo un nuovo massimo di 40 anni, ha detto il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti giovedì.
Per affrontare questo aumento dell’inflazione, la Federal Reserve dovrebbe effettuare diversi aumenti dei tassi nel 2022, uno dei quali dovrebbe arrivare già questo mercoledì.
L’inflazione attuale è stata attribuita a diversi fattori, tra cui la crisi della catena di approvvigionamento globale del 2021 causata dalla pandemia COVID-19, la stampa di denaro, e più recentemente la guerra in Ucraina.
Mentre i funzionari hanno a lungo definito l’inflazione “transitoria”, sostenendo che si sarebbe raffreddata non appena le strozzature della catena di approvvigionamento fossero state risolte, alcuni esperti del settore, soprattutto dopo l’inizio della guerra, sono convinti che il rischio di una recessione sia aumentato.
Per esempio, gli economisti di Goldman Sachs, una banca d’investimento multinazionale americana, hanno detto che la possibilità di una recessione negli Stati Uniti nel prossimo anno è salita fino al 35%. La banca ha anche abbassato le sue previsioni per la crescita economica degli Stati Uniti nel 2022, non aspettandosi alcuna crescita durante i primi tre mesi dell’anno.
“L’aumento dei prezzi delle materie prime si tradurrà probabilmente in un freno alla spesa dei consumatori, in quanto le famiglie – e quelle a basso reddito in particolare – sono costrette a spendere una quota maggiore del reddito per cibo e gas”, ha riferito la banca ai clienti giovedì.
Mentre il ruolo che le criptovalute giocherebbero in tutto questo non è chiaro, gli appassionati di criptovalute, come il Product Lead della Dogecoin Foundation, Timothy Stebbing, hanno sostenuto che la situazione attuale evidenzia la necessità di una nuova valuta di riserva che non è controllata da alcun governo o altra entità centralizzata.
Alle 08:54 UTC, BTC viene scambiato a 39.084 dollari, recuperando da quasi 37.700 dollari raggiunti in precedenza oggi. Il prezzo è invariato in un giorno. Anche ETH è quasi invariato in un giorno, dopo essere balzato da 2.500 USD a quasi 2.600 USD nelle ultime ore. DOGE è passato oggi da 0,11 USD a quasi 0,179 USD prima di scendere a 0,115 USD. Il prezzo è ancora in calo di quasi l’1% in un giorno.
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