CryptoQuant analizza Bitcoin: lo ‘shock dell’offerta’ sta influenzando il mercato?

Autore

Laura Di Maria

Autore

Laura Di Maria

Profilo dell'autore

condividi

Copiato

Divulgazione Annunci

Divulgazione Annunci

Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.

Ultimo aggiornamento: 

Dicembre 20, 2024

Perché puoi fidarti di noi

Da oltre dieci anni il team di Cryptonews è al lavoro quotidiano per fornire ai propri lettori approfondimenti e guide su tutte le tematiche del settore delle criptovalute. I nostri esperti ed analisti hanno una vasta esperienza nell’analisi di mercato e sulle tecnologie blockchain. Ci impegniamo a mantenere elevati i nostri standard editoriali, concentrandoci sull'accuratezza dei fatti e su un reporting equilibrato e terzo in tutte le aree, dalle criptovalute alla blockchain, ai nuovi progetti e sviluppi tecnologici. La nostra presenza costante nel settore riflette il nostro impegno nel fornire informazioni rilevanti in un mondo, quello delle risorse digitali, che è sempre più in evoluzione. Scopri di più su Cryptonews.

Disclaimer

Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.

La quantità totale di Bitcoin disponibile per la vendita, nota anche come liquidità lato vendita, ha raggiunto il livello più basso da ottobre 2020. Lo ha rilevato la società di analisi on-chain CryptoQuant.

I dati mostrano che solo 3,397 milioni di Bitcoin sono disponibili per la vendita su exchange, miner, desk OTC e GBTC.

Si tratta di un enorme calo nella liquidità lato vendita, che è diminuita di 678.000 BTC solo quest’anno. La riduzione dell’offerta diminuisce la pressione di vendita potenziale, creando un mercato più ristretto mentre la domanda continua a crescere.

Crisi di liquidità

La domanda di Bitcoin è rimasta in una “fase di espansione” dalla fine di settembre. La crescita apparente della domanda ha avuto un tasso mensile di 228.000 Bitcoin.

CryptoQuant riporta che gli indirizzi accumulatori, wallet che acquistano Bitcoin in maniera costante senza mai venderne, stanno aumentando le loro riserve a un ritmo record di 495.000 Bitcoin al mese.

Questi accumulatori sono diventati una forza nel mercato, contribuendo alla crisi di liquidità visto che sempre più Bitcoin vanno fuori circolazione. Questo aumento della domanda ha aiutato a spingere il prezzo di Bitcoin a un massimo storico di $108.000 questo mese, secondo gli analisti.

La capitalizzazione di mercato delle stablecoin in USD sale a 200 miliardi di dollari

Mentre l’offerta di Bitcoin si restringe, la liquidità nel mercato crypto continua a espandersi. La capitalizzazione di mercato totale delle stablecoin basate sul dollaro, tra cui Tether e USD Coin, è aumentata a 200 miliardi di dollari. Questo rappresenta un aumento di 35 miliardi di dollari, ovvero il 20%, dalla fine di ottobre, secondo CryptoQuant.

La crescita nell’offerta di stablecoin dimostra che nuovo capitale sta entrando nel mercato crypto. Capitale che potrebbe alimentare ulteriori aumenti di prezzo per Bitcoin e altre criptovalute.

Azione sul prezzo di Bitcoin

Oggi, venerdì 20 dicembre, il mercato crypto ha affrontato una grande scossa. Oltre 1 miliardo di dollari in posizioni con leva sono state liquidate in sole 24 ore. Bitcoin è sceso di oltre l’8%, e ora è scambiato intorno a $96.000.

Bitcoin aveva mantenuto un forte slancio negli ultimi 30 giorni, ma è sceso sotto il livello psicologico critico di $100.000 dopo che la Federal Reserve ha segnalato una posizione più restrittiva.

Gli ETF spot su Bitcoin registrano deflussi di 680 milioni di dollari mentre il mercato crypto cala

Gli effetti delle dichiarazioni della Fed si sono ripercosse a cascata anche sul mercato degli ETF.

Gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato un deflusso netto record di 680 milioni di dollari in un solo giorno, giovedì, segnando il deflusso più alto nella storia, secondo i dati di Sosovalue.

Questi deflussi sono stati innescati dalla posizione più rigida del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ponendo fine a una serie di 15 giorni consecutivi di afflussi netti. Questo evidenzia un cambiamento nel sentimento del mercato.

Bitcoin, che aveva mostrato un forte slancio rialzista negli ultimi 30 giorni, è sceso sotto la soglia psicologica critica dei 100.000 dollari.

Bitcoin segue ora un percorso molto diverso

“Powell ha smorzato qualsiasi prospettiva che la Banca Centrale degli Stati Uniti possa detenere una cosiddetta Riserva Strategica di Bitcoin, segnalando anche un ritmo più lento di tagli ai tassi il prossimo anno,” ha dichiarato Petr Kozyakov, co-fondatore e CEO di Mercuryo, in un’email.

“La principale criptovaluta ora ha un peso e una dimensione che la rendono molto diversa dalla sua forma iniziale, quando i cripto-anarchici e i cypherpunk usavano internet per scambiare ‘denaro digitale’. Dopo il lancio di una serie di ETF su Bitcoin negli Stati Uniti all’inizio di quest’anno e il forte interesse istituzionale, Bitcoin sta ora seguendo un percorso molto diverso,” ha aggiunto Kozyakov.

Gli ETF spot su Ethereum registrano deflussi simili

Anche gli ETF spot su Ethereum hanno registrato un deflusso netto di 60,47 milioni di dollari, il primo deflusso dopo un periodo di 18 giorni di afflussi costanti.

Ethereum ha risentito dell’impatto, poiché i deflussi degli ETF spot indicano cautela tra gli investitori sulla seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Con il mercato crypto più ampio che affronta un’elevata volatilità, i partecipanti osservano da vicino i livelli di supporto chiave e gli sviluppi macroeconomici.

Questi deflussi suggeriscono che il sentimento degli investitori potrebbe rimanere prudente nel breve termine, mentre valutano l’impatto dei fattori macroeconomici e il potenziale di ulteriori cali.