Consumo di energia per il mining di Bitcoin è “irrilevante”

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Ultimo aggiornamento:

Febbraio 8, 2023 11:44 CET

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L’uso totale di energia per il mining di Bitcoin (BTC) è “irrilevante”, e sta “diventando rapidamente più efficiente”, ha detto il CEO di MicroStrategy Michael Saylor, mentre l’industria del mining si prepara a un’udienza alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti questa settimana.

Saylor è intervenuto durante un briefing trimestrale del Bitcoin Mining Council (BMC) mercoledì.

Secondo il CEO, la quantità di energia che Bitcoin sta usando non è superiore ad “un errore di arrotondamento” in altre grandi industrie, ed è “trascurabile” rispetto all’uso totale di energia nel mondo.

Stima del consumo annuale di energia

“Relativamente all’utilizzo di energia a livello mondiale, [bitcoin] utilizza circa il 14 centesimi percentuali”, ha detto Saylor, notando che questo dato è in aumento nell’ultimo trimestre, poiché l’hashrate di Bitcoin, o la potenza di calcolo, è “aumentato drasticamente”.

Inoltre, il famoso rialzista di Bitcoin ha detto che il mining non è solo molto efficiente nel suo stato attuale, ma ha sottolineato che continua a diventare più efficiente nel tempo.

“È già la più efficiente in termini di costi tra le principali industrie che utilizzano energia nel mondo, è straordinaria nella sua efficienza”, ha detto Saylor, aggiungendo che “il punto fondamentale è che migliora sempre di più”.

Oltre a Saylor, il co-fondatore di Coin Metrics e il partner generale di Castle Island Ventures Nic Carter si sono uniti al briefing. Nelle sue osservazioni, Carter si è concentrato sul memo ingannevole recentemente pubblicato, preparato per una prossima udienza alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sull’impatto del crypto mining, dicendo che il memo contiene cifre relative ai rifiuti elettronici derivanti dal mining che “sappiamo essere false”.

“L’affermazione è che l’estrazione di Bitcoin ha generato 30.000 tonnellate metriche di rifiuti elettronici nel 2021”, ha detto Carter, aggiungendo che questo si basa su un documento che assume un ciclo di ammortamento di 1,29 anni per le macchine per il mining ASIC Bitcoin.

“[Le macchine minerarie S9 di Bitmain] rappresentano il 25% dell’hashrate della rete, e quello era un ASIC rilasciato nel 2016”, ha detto Carter, spiegando che la maggior parte delle aziende di mining utilizzano ipotesi di ammortamento che sono “molto più lunghe” di 1,29 anni.

“Abbiamo visto in pratica che gli ASIC in genere sono durati molto più a lungo di quanto la maggior parte delle persone si aspettasse”, ha detto Carter, aggiungendo che il ciclo di ammortamento al giorno d’oggi “è probabilmente più simile a 5 anni effettivi”.

Intel nel mining di Bitcoin

Durante la discussione online, Michael Saylor ha anche toccato la recente notizia che il principale chipmaker americano Intel potrebbe lanciare un nuovo tipo di macchina per il mining di Bitcoin con un’efficienza energetica notevolmente migliorata.

Secondo il CEO, l’ingresso di Intel nello spazio ha il potenziale per accelerare l’efficienza energetica del mining di Bitcoin, definendolo “indicativo della vitalità della rete e una buona cosa nel complesso”.

Il nuovo chip, che è stato descritto come un “ASIC per il mining di Bitcoin a bassissimo voltaggio ed efficiente dal punto di vista energetico”, si dice che sarà svelato durante una presentazione della società il 23 febbraio, ha riportato ieri Cryptonews.com.
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