Bitcoin e criptovalute, perché il mercato cresce?
Crediamo nella completa trasparenza con i nostri lettori. Alcuni dei nostri contenuti includono link di affiliazione e potremmo guadagnare una commissione attraverso queste partnership. Tuttavia, questa potenziale compensazione non influenza mai le nostre analisi, opinioni o pareri. I nostri contenuti editoriali vengono creati indipendentemente dalle nostre partnership di marketing e le nostre valutazioni si basano esclusivamente sui nostri criteri di valutazione stabiliti. Per saperne di più clicca qui.
Disclaimer
Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.
Perché il mercato sta salendo? Cosa sta succedendo a Bitcoin? Perché le crypto salgono? Sono solo alcune delle domande che in questo momento gli investitori italiani si stanno chiedendo. Non è infatti semplice capire perché un asset rischioso come quello delle criptovalute abbia avuto un importante sussulto nelle ultime 24ore, in barba alla crisi e all’aumento continuo dei tassi di interesse a causa dell’inflazione.
Cosa sta succedendo al mercato?
Per capire le ragioni di questa inversione di tendenza momentanea, dobbiamo prima di tutto analizzare la tenuta di Bitcoin in questi ultimi cinque mesi, un andamento incredibilmente stabile a discapito di tutto quello che è successo: dagli aumenti del gas, alla guerra in Ucraina, fino al continuo rialzo dei tassi di interesse. Insomma, una tenuta eroica in un momento in cui qualsiasi asset a rischio sarebbe immediatamente volato dalla finestra.
Bitcoin è un bene rifugio?
E questa ci porta alla seconda parte della nostra Analisi, Bitcoin è ormai da considerarsi un bene rifugio e anche Ethereum, è sulla buona strada per ottenere questo riconoscimento. Ovviamente a dirlo non siamo soltanto noi osservatori, ma anche analisti, economisti e perfino legislatori. L’ultima notizia in ordine di tempo riguarda infatti la CFTC Commodities and Future Trading Commission, l’ente che regola derivati e future ma anche le materie prime sul mercato americano. Secondo Rostin Behnam, presidente della CFTC, Bitcoin ed Ethereum sono e saranno sempre materie prime dal punto di vista della regolamentazione.
La stretta della SEC
E tutto questo in barba all SEC, la Security and exchange Commission americana (l’ente che controlla la borsa), da tempo in causa con Ripple (XRP) e che vorrebbe tutte le crypto sotto il suo controllo considerandole non delle commodities ma delle security. Insomma una questione spinosa che, se venisse risolta, avrebbe ripercussioni importanti per tutto il comparto crypto. Negli ultimi giorni ci sono state novità interessanti, a partire dalla decisione del giudice di rivelare le e-mail scottanti della SEC.
Alternative di investimento
Un’altra strategia interessante in questo momento particolare, potrebbe essere quella di puntare sulla prevendita dei nuovi token. Nel 2022 diversi token hanno ottenuto un discreto successo dopo il lancio sugli Exchange. Da poco è stata lanciata la prevendita di un nuovo token: Dash 2 Trade. Si tratta di un progetto legato a una piattaforma di segnali di trading che punta a offrire indicazioni sulle operazioni di trading crypto.
È partita venerdì 21 ottobre la prima fase di presale che offre il token D2T al prezzo di 0,0476 dollari. Circa il 25% dei token della prima fase sono letteralmente andati a ruba, una volta finita la prima fase il prezzo salirà.
Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.
Segui Cryptonews Italia sui canali social






