7 investitori su 10 pianificano di acquistare più crypto
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La maggior parte degli investitori prevede di spendere più soldi nelle crypto nei prossimi cinque anni, ha rilevato un nuovo sondaggio – con entrambi i piccoli investitori e gli investitori istituzionali che cercano di approfondire il settore.
Investimenti in crypto: I risultati del sondaggio
Il sondaggio è stato condotto dal crypto exchange Bitstamp, il quale ha scoperto che il 73% degli investitori al dettaglio e il 72% degli investitori istituzionali hanno dichiarato che hanno intenzione di acquistare più token nel corso dei prossimi cinque anni.
L’exchange ha dichiarato di aver parlato con “5.502 responsabili degli investimenti istituzionali e 23.113 piccoli investitori” di 23 paesi in Nord America, America Latina, Europa, Africa, Medio Oriente e Asia-Pacifico, nel tentativo di “capire gli atteggiamenti, le applicazioni e le ambizioni per le crypto, ora e nel prossimo futuro”.
Questo potrebbe essere stato favorito dal fatto che, come mostrano i dati, il 68% delle istituzioni sta ora incoraggiando attivamente gli investimenti in criptovalute. Questo tipo di sentimento si è dimostrato nel 74% degli investitori istituzionali che fanno trading di crypto “almeno una volta alla settimana”, e nel 56% degli investitori privati che fanno lo stesso.
Il sondaggio ha indicato che, almeno tra gli investitori, i sentimenti legati alle criptovalute tendono all’ottimismo, con quasi l’80% degli intervistati al dettaglio e il 73% degli intervistati istituzionali che opina che le criptovalute diventeranno mainstream entro i prossimi 10 anni. La maggior parte ha detto che questo diventerà il caso entro i prossimi cinque anni, con quasi il 15% degli investitori al dettaglio che opina che la tecnologia crypto è “già mainstream”. Meno di uno su 10 di entrambi i gruppi ha dichiarato che le criptovalute non saranno mai accettate dal mainstream.
Ci sono state molte variazioni regionali, tuttavia. In Francia, solo un terzo degli investitori al dettaglio ha detto di avere fiducia nelle crypto, mentre in Nigeria, India e Brasile, ben oltre il 75% degli investitori retail e istituzionali ha detto di avere fiducia nelle crypto. Più di sei nordamericani su 10 hanno espresso fiducia nei token, mentre in Giappone – dove un certo numero di hack di alto profilo di exchange di crypto hanno scosso la fiducia del pubblico nelle crypto – meno della metà degli investitori privati ha detto di avere fiducia nelle monete.
Quasi un investitore su tre ha detto di aver usato i loro possedimenti crypto per “partecipare al gaming” – un segno forse che i giochi blockchain play-to-earn (P2E) stanno iniziando a farsi strada anche nello spazio di investimento.
Altre attività popolari che coinvolgono le criptovalute includono scambi da cripto a cripto, o “acquisto di un’altra forma di crypto” (49,5%) e rimesse, o “trasferimento di crypto ad un individuo” (41,7%).
Nei commenti condivisi con Cryptonews.com, Alex Adelman, il CEO e co-fondatore del programma di ricompense crypto Lolli, ha dichiarato che bitcoin ha “raggiunto una nuova fase di adozione mainstream”, con aziende e paesi che ora “integrano bitcoin senza aspettare” che il prezzo del token “salga alle stelle”.
Adelman ha dichiarato:
“[La] mancanza di correlazione tra i movimenti di prezzo e la crescente adozione mainstream dimostra che più istituzioni stanno afferrando l’immensa utilità del bitcoin come valuta e riserva di valore e il suo inevitabile, potente ruolo nel nostro futuro finanziario”.
Ha sostenuto che il prezzo di bitcoin si è “stabilizzato intorno ai 40.000 dollari nel breve termine”, indicando una serie di recenti casi di adozione, come l’adozione della Repubblica Centrafricana di bitcoin come valuta legale, il tutto mentre BTC “è rimasto fermo tra 39.000 e 41.000 dollari”.
Adelman ha concluso che le istituzioni e persino le nazioni non hanno più “bisogno di movimenti di prezzo drammatici per dimostrare” il valore degli investimenti in BTC, con enti pubblici e privati fiduciosi nell’utilizzo di BTC per “occuparsi direttamente del futuro finanziario del pubblico in generale”.
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