Solana crolla ma il suo Layer-2 potrebbe rilanciarla nel corso del 2025

Il prezzo di Solana è sceso sotto i 100 dollari nella giornata di lunedì 7 aprile. Questo evento ha sollevato numerosi interrogativi sulla sua dinamica a breve termine e in molti si stanno chiedendo se sarà in grado di ritornare al suo picco di gennaio.
Alcune previsioni stimavano una valutazione di $SOL tra i 400 e i 520 dollari nel 2025, il che esercita una forte pressione per identificare un catalizzatore capace di rilanciare la sua crescita. Questo impulso potrebbe arrivare da un aggiornamento strutturale essenziale: l’integrazione di una soluzione di scalabilità di secondo livello, attualmente non ancora presente sulla rete.
La rapidità e i bassi costi di transazione sono punti di forza riconosciuti di Solana ma la sua affidabilità su larga scala ha storicamente rappresentato una vulnerabilità. In particolare rispetto a Ethereum, che si affida ai Layer-2 per gestire il carico. È in questo contesto che emerge Solaxy ($SOLX), la prima soluzione Layer-2 nativa per Solana.
Il suo obiettivo principale è risolvere i crescenti problemi di congestione e le limitazioni di scalabilità. Il suo arrivo offre a Solana il potenziale per una crescita sostenibile e rafforza la fiducia degli sviluppatori, senza compromettere le prestazioni per cui è conosciuta.
Il progetto ha già raccolto capitali significativi, con oltre 29,5 milioni di dollari ottenuti durante la prevendita. Attualmente, il prezzo unitario di $SOLX è di $0,001688. Questo valore aumenterà nelle prossime ore, con l’avvio della nuova fase di finanziamento.
Impatto dei dazi e potenziale risposta della Federal Reserve
Il recente calo delle criptovalute è indubbiamente legato all’influenza dei dazi voluti da Trump, con ripercussioni che si fanno sentire sui mercati finanziari globali. La possibilità di uno stallo economico con la Cina accentua questa incertezza.
In questo contesto macroeconomico incerto, è avvenuta una riallocazione dei capitali. Molti investitori stanno privilegiando i beni rifugio tradizionali come l’oro, che ha raggiunto i 3.167 dollari l’oncia la scorsa settimana, nonostante abbia subito una pressione di vendita dovuta a raccolte di liquidità.

Queste dinamiche, inoltre, hanno influenzato sia i mercati tradizionali sia quelli digitali. Bitcoin è sceso fino a 74.000 dollari e fatica a riconquistare la soglia degli 80.000 dollari. Ethereum è sceso a 1.431 dollari prima di risalire a 1.568 dollari ma restando sotto pressione, con un rischio di liquidazione di 100 milioni di dollari in posizioni a leva sotto i 1.274 dollari. Solana è crollato a 97 dollari prima di risalire a 108 dollari.
Anche il mercato azionario ha mostrato segni di prudenza. L’S&P 500 è diminuito dello 0,2%, attestandosi a 5.062,25 punti, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,9%, scendendo a 37.965,60 punti. In controtendenza, il Nasdaq Composite è salito leggermente dello 0,1%, raggiungendo i 15.603,26 punti. I contratti futures, da parte loro, hanno registrato un rimbalzo in linea con l’andamento delle azioni statunitensi.
Indipendentemente dall’entità di questa correzione, la Federal Reserve potrebbe essere chiamata a intervenire, soprattutto in un contesto di fragilità dei mercati azionari. Una rivalutazione della politica monetaria e una possibile reintroduzione di misure di allentamento sono scenari possibili. Il presidente Trump ha inoltre esortato pubblicamente la Fed a ridurre i tassi di interesse.
Oil prices are down, interest rates are down (the slow moving Fed should cut rates!), food prices are down, there is NO INFLATION, and the long time abused USA is bringing in Billions of Dollars a week from the abusing countries on Tariffs that are already in place. This is…
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 7, 2025
Per quel che riguarda le crypto, un allentamento delle politiche monetarie da parte della Federal Reserve — o addirittura un ritorno al quantitative easing (QE), ovvero l’acquisto massiccio di titoli da parte della banca centrale per immettere liquidità nel sistema — potrebbe segnare un punto di svolta decisivo.
Storicamente, quando l’economia è inondata da liquidità, gli investitori tendono a spostare i capitali verso asset più rischiosi, come le criptovalute, nella speranza di ottenere rendimenti più elevati rispetto a quelli offerti dai mercati tradizionali.
In questo scenario, un ritorno del QE potrebbe riattivare il trend rialzista di Bitcoin e delle principali altcoin, riprendendo il cammino di crescita interrotto dalle recenti politiche restrittive della Fed (come l’aumento dei tassi d’interesse e il contenimento della liquidità).
Prospettive per il prezzo di Solana entro il 2025
In caso di ritorno al quantitative easing, la previsione di una valutazione di 520 dollari per Solana ($SOL) formulata tempo addietro da VanEck rimane valida. Anche se alcuni analisti puntano su una soglia più prudente di 400 dollari.
If this is the plan for Solana 🟢
I wouldn’t be mad
$400 by the end of the year would be a miracle right now! ⚡️ pic.twitter.com/poDdJjoNwm
— Lana Queen (@Lana_Queen7) April 7, 2025
È vero che il quantitative easing (QE) non fa aumentare direttamente la massa monetaria M2 (che include contanti, depositi bancari e altri strumenti liquidi facilmente accessibili). Tuttavia, può influenzarla in modo indiretto. Quando una banca centrale adotta il QE, acquista grandi quantità di titoli di Stato o altri asset finanziari, immettendo liquidità nei mercati. Questa liquidità finisce nelle mani delle banche e degli investitori, che possono poi prestare di più, investire o spendere quei fondi nell’economia reale.
In questo modo, anche se il QE non modifica l’M2 in modo immediato, può contribuire alla sua crescita nel tempo, favorendo un’espansione dell’offerta di moneta attraverso l’aumento dei prestiti e dei depositi bancari.
La teoria rialzista di VanEck su Solana si basa proprio su questa dinamica. La proiezione per la massa monetaria M2 quest’anno è di 22,3 trilioni di dollari. Storicamente, la crescita di M2 è correlata allo sviluppo degli altcoin. Solana potrebbe trarne ampio vantaggio.
🔥 BULLISH: VanEck predicts that Solana will reach $520 by the end of 2025. pic.twitter.com/7VXYFflezZ
— Cointelegraph (@Cointelegraph) February 6, 2025
Persistono però delle sfide strutturali per Solana, che spiegano la sua difficoltà nel competere pienamente con Ethereum. Il limite principale è l’instabilità della rete durante i picchi di domanda. La blockchain, infatti, presenta un’architettura monolitica, gestendo esecuzione, consenso e disponibilità dei dati direttamente a livello di Layer 1. Questo comporta una maggiore velocità rispetto a Ethereum, ma anche dei compromessi. Senza una scalabilità off-chain, la rete può saturarsi in caso di domanda elevata.
Tutto questo alimenta il dibattito su Solana e sulla necessità di soluzioni Layer-2. Anche solo uno parziale alleggerimento del carico transazionale tramite una soluzione L2 potrebbe stabilizzare la rete e favorire la sua prossima fase di crescita. È proprio questo il ruolo di Solaxy, la prima soluzione L2 progettata per Solana. L’obiettivo è ridurre la congestione e aumentare il limite massimo delle sue prestazioni.
In definitiva, la prospettiva di una valutazione di 520 dollari per Solana rimane realistica. La sua realizzazione dipenderà da un ritorno del QE combinato con un’integrazione efficace di Solaxy. Questo consentirebbe di sbloccare la prossima fase di crescita della rete.
Solaxy: nuovo catalizzatore per l’ecosistema Solana
Solaxy è più di una semplice soluzione Layer-2 per Solana. Rappresenta un vero e proprio aggiornamento infrastrutturale, capace di gestire attività ad alto volume senza incorrere nella congestione riscontrata in passato.
La sua particolarità risiede nell’adattamento all’architettura nativa di Solana. Non è un componente aggiuntivo esterno ma funziona come una chain complementare, che elabora le transazioni off-chain prima di restituire i risultati alla rete principale. Il risultato: un’elaborazione più rapida, fluida e affidabile, anche durante fasi di intensa attività.
Curiosity isn't always a good thing…
But $SOLX gets it right.
Speed ✅
Security ✅
Innovation ✅https://t.co/mdaTX9aVVx pic.twitter.com/DGmKQL3vud— SOLAXY (@SOLAXYTOKEN) April 6, 2025
Per gli utenti, Solaxy garantisce transazioni fluide, senza intoppi né ritardi. Per gli sviluppatori, rappresenta la certezza di un ambiente affidabile, ideale per la creazione di progetti ambiziosi. Per quanto riguarda l’ecosistema di Solana nel suo insieme, il progetto potrebbe essere l’elemento decisivo per superare la soglia dell’adozione su larga scala. Un fattore chiave, soprattutto in vista dell’obiettivo di una valutazione a 520 dollari.
L’attuale prevendita di Solaxy costituisce un’opportunità, perché se riuscirà a catalizzare la crescita di Solana, anche il suo token nativo SOLX potrebbe registrare un notevole aumento. Mentre i Layer-2 di Ethereum valgono già diversi miliardi di dollari, Solaxy si posiziona come il punto di partenza per una dinamica simile all’interno dell’ecosistema. Questo progetto getta le basi per un futuro ricco di opportunità e innovazioni.
Come acquistare i token $SOLX?
Partecipare alla prevendita è semplice. Basta visitare il sito ufficiale di Solaxy dal quale è possibile acquistare i token utilizzando SOL, ETH, USDT, USDC o BNB. Mentre per una gestione semplice e sicura di $SOLX, prima della loro messa in circolazione, si consiglia di utilizzare un portafoglio compatibile come Best Wallet.
Infine, per restare sempre aggiornati sull’evoluzione del progetto, vale la pena unirsi alla community su Telegram e seguire Solaxy su X.
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