Prezzo di Bitcoin oggi: quali scenari attendersi prima dei dati sui Nonfarm Payrolls?
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La guerra commerciale iniziata da Trump sembra pronta a ripercuotersi negativamente sul livello di impiego negli Stati Uniti. Le previsioni per i risultati dei Nonfarm Payrolls (NFP), i dati sull’occupazione al netto delle professioni agricole, sono nere e potrebbero impattare negativamente sulle iniziative della Federal Reserve.
Anche Bitcoin potrebbe reagire sotto lo stimolo di questi nuovi dati. Non è semplice determinare in che direzione potrebbe muoversi il prezzo di BTC adesso.
Cresce l’attesa sui dati sull’impiego negli Stati Uniti previsti per oggi
Il prezzo di Bitcoin si muove attualmente intorno ai $96.500. I segnali di mercato mostrano che gli investitori propendono per una possibile correzione in vista della divulgazione dei dati sugli NFP di oggi.
Gli economisti sembrano propendere verso una stima di 130.000 nuovi posti di lavoro ad aprile. Dato nettamente inferiore rispetto ai 228.000 di marzo.
Risultati deboli sul fronte dell’occupazione sarebbero la prova che la guerra commerciale voluta da Trump e le tensioni economiche globali stanno soffocando l’economia reale.
Alla luce dei risultati previsti, gli osservatori prevedono che oltre alla consueta volatilità, Bitcoin potrebbe subire una battuta d’arresto nel breve termine. Nel lungo termine, però, una battuta d’arresto del dollaro statunitense potrebbe innescare un rally sostenuto per BTC.
Non ci sono solo i dati sull’occupazione USA da tenere d’occhio
Un altro fattore sullo scacchiere macroeconomico riguarda la capacità di Trump di negoziare un accordo commerciale con la Cina.
Tra gli investitori serpeggia il panico e si teme un fallimento delle trattative commerciali. Se così fosse, si vanificherebbero gli effetti del momentaneo rally registrato negli ultimi giorni e che ha interessato i mercati azionari USA e crypto.
La situazione diventerebbe ancora più grave se il risultato degli NFP fosse addirittura inferiore alle aspettative. Gli osservatori temono soprattutto un calo sotto i 100.000 che potrebbe innescare un effetto domino.
Questo scenario potrebbe comportare il crollo del dollaro USA, ma potrebbe innescare un massiccio rally del prezzo di Bitcoin.
Crescono al 63%, secondo i dati di Polymarket, le probabilità che gli Stati Uniti possano andare incontro a una recessione, mentre Rabobank le stima al 50%.
Un dato inferiore alle aspettative per i Nonfarm Payrolls impatta su BTC, DXY e Fed
Un indebolimento dell’economia USA potrebbe generare una risposta positiva del prezzo di Bitcoin. Se l’NFP risultasse inferiore a 100.000, BTC potrebbe ritestare il livello dei 100.000$, traguardo che manca ormai dallo scorso gennaio.
Dati occupazionali in crisi si riflettono direttamente anche sull’andamento del Dollar Index (DXY). Il DXY è già sceso dell’11% in 100 giorni, ma potrebbe scendere ancora sotto i 100 punti, forse fino a 90.
Di fronte a uno scenario simile, la Fed sarebbe costretta a tagliare ancora i tassi. In questo caso si prospetterebbe un rischio di stagflazione, cioè un’inflazione persistente e crescita debole. Per allontanare il rischio di recessione, la Fed potrebbe decidere di ridurre i tassi entro settembre.
A rendere ancora più delicata la prospettiva per l’andamento del dollaro ci sono gli esiti incerti delle trattative con Cina, India e UE. La politica tariffaria voluta da Trump potrebbe innescare una vendita massiccia di dollari, impattando sui titoli di Stato e le azioni.
Bitcoin a 97.000$: i tassi di finanziamento negativi segnalano rischio di short squeeze
In 14 giorni BTC ha registrato un aumento del 30% passando da 74.000$ a 97.000$. Eppure i tassi di finanziamento negativi rivelano che i trader stanno scommettendo fortemente contro questo rally.
Un NFP debole, specie se inferiore alle aspettative, potrebbe alimentare ulteriormente il rally in corso magari dopo una correzione a breve termine. Una leggera correzione durante la pubblicazione dei dati NFP potrebbe accelerare gli short, per poi schiacciarli mentre il prezzo di BTC tenta un nuovo test dei 100.000$.

Ecco come potrebbe reagire il prezzo di Bitcoin agli NFP:
- Calo a breve termine: un panico generale del mercato potrebbe trascinare per breve tempo il valore di BTC a $92.000, un livello di supporto chiave.
- Slancio a lungo termine: un dollaro in difficoltà e l’atteggiamento accomodante della Fed alimenterebbero la domanda di asset solidi come BTC. Ipotesi convalidata dai dati degli afflussi di verso gli ETF spot di BTC che questa settimana hanno registrato una crescita di oltre 3 miliardi di dollari, indicando fiducia da parte degli investitori in BTC.
Bitcoin a $100.000 o $92.000? Tutto dipende dai dati NFP
La previsione sul prezzo di Bitcoin rimane orientata a favore dei rialzisti. Ecco alcuni livelli chiave da monitorare:
- Ritest a 100.000$ in caso di scenario rialzista: un NFP debole e un atteggiamento accomodante della Fed potrebbero rafforzare ulteriormente la narrativa di Bitcoin come “oro digitale”, spingendo il prezzo verso l’alto.
- Ritest a 92.000$ in caso di scenario ribassista: in caso di NFP superiore alle aspettative, BTC potrebbe subire una vendita temporanea accompagnata da un crollo del mercato azionario statunitense. Nonostante questa correzione, ci si aspetta una forte attività di acquisto istituzionale su BTC.






