Potrebbe essere la fine per Pi Network se non raggiunge i 10 dollari

Dopo essere crollato a 0,40 dollari, il token Pi Network ha mostrato un forte rimbalzo fino a 0,60 dollari, spingendo il suo market cap sopra i 4,1 miliardi di dollari.
Nonostante il recupero i segnali di debolezza non mancano: il volume di trading giornaliero è in netto calo, con una contrazione del 44% nelle ultime 24 ore, sceso a 158 milioni di dollari.
Questo significa che, anche se il token è salito, c’è meno partecipazione da parte degli investitori, e quindi meno forza dietro al movimento.
Ma il punto più critico è un altro: l’aumento dell’offerta di token PI sugli exchange.
Tradotto: sempre più utenti stanno trasferendo i loro token Pi sulle piattaforme di trading per venderli. Questo comportamento porta a un aumento dell’offerta disponibile sul mercato. E come in ogni mercato, se l’offerta cresce più velocemente della domanda, il token rischia di indebolirsi.
Il sentiment degli investitori di Pi Network è in calo
Negli ultimi giorni, nella community di Pi Network sono emersi dubbi e preoccupazioni sullo stato della blockchain.
L’utente Edycabas, membro attivo del progetto, ha condiviso una riflessione critica sulla ridotta attività transazionale all’interno della rete. Secondo quanto dichiarato, la blockchain Pi starebbe processando meno di una transazione al secondo, un dato decisamente inferiore rispetto alle aspettative iniziali, che parlavano di migliaia di transazioni per blocco con l’avvio del cosiddetto Open Mainnet.
A fronte di queste affermazioni, un altro membro rilevante della community, noto come Dr Altcoin, ha offerto un’analisi differente.
Pur confermando che l’attività complessiva è modesta, ha sottolineato come la blockchain Pi sia ancora tecnicamente solida, con un tasso di successo del 99,5% nelle transazioni e una media di 20 transazioni per blocco.
Per l’analista, il vero problema risiede nella mancanza di trasparenza da parte dei co-fondatori del progetto, che starebbe scoraggiando l’interesse di investitori istituzionali e piattaforme centralizzate (CEX).
Il team di Pi Coin manca di trasparenza?
Dr Altcoin ha anche condiviso le sue previsione per l’asset, auspicando che il token Pi possa raggiungere almeno i 10 dollari. Un simile traguardo, a suo dire, stimolerebbe l’adozione delle DApp sulla rete e rafforzerebbe l’intero ecosistema.
L’analista ha inoltre proposto di effettuare il burning per ridurre la supply e aumentare la scarsità, favorendo così un possibile aumento dell’asset.
Ma i rischi di ribasso restano. Dr Altcoin ha avvertito che, in assenza di comunicazioni ufficiali da parte dei co-fondatori Nicolas Kokkalis e Chengdiao Fan, la fiducia nella governance del progetto potrebbe diminuire ulteriormente.
Ha anche ipotizzato un calo del token sotto i 0,30 dollari già nella prossima settimana. Una delle cause principali potrebbe essere l’immissione mensile sul mercato di circa 134 milioni di token sbloccati, evento che potrebbe generare una forte pressione di vendita, specialmente in assenza di nuovi sviluppi.
Le dichiarazioni si inseriscono in un contesto già fragile, in cui l’assenza di interviste o confronti pubblici da parte dei fondatori continua a essere percepita come un segnale negativo.
Dr Altcoin ha ribadito che la community ha sostenuto il progetto per anni, e che ora merita maggiore chiarezza da parte del team.
Soluzioni alternative concrete per un ecosistema in crisi
In un contesto di crescente incertezza come quello di Pi Network, dove il calo di fiducia può accelerare il declino di un’intera community, soluzioni decentralizzate e orientate alla sostenibilità possono fare la differenza.
È qui che entra in gioco Solaxy, una piattaforma che unisce blockchain e transizione energetica per creare un impatto reale e misurabile.
Mentre Pi Coin lotta per rimanere sopra la soglia critica, Solaxy propone un modello solido con utility tangibili e un approccio trasparente che ispira fiducia negli investitori.
In un mercato dove la trasparenza e la solidità dei fondamentali contano più che mai, iniziative come Solaxy potrebbero rappresentare un riferimento per chi cerca valore oltre la speculazione.






